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NO DRAGHI DAY 04/12/2021- L’opposizione dal basso al governo. – FOTO

Sabato 4 Dicembre si è svolto il NO Draghi Day in 23 piazze dei principali capoluoghi italiani, in cui sindacati di base, partiti e associazioni della sinistra radicale hanno manifestato l’opposizione alle politiche economiche dell’attuale governo Draghi. Alcuni dei temi affrontati riguardano la gestione dei fondi a debito del Piano Nazionale di Ripresa, rimodulazione dell’IRPEF a vantaggio delle classi abbienti, legge di bilancio, legge Fornero, aumento generalizzato delle bollette, precariato e disoccupazione.

Tra le adesioni: USB Unione Sindacale Di Base, SI Cobas, CUB Confederazione Unitaria di Base, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo!, Partito Comunista Italiano (ex PdCI), Risorgimento Socialista, Rete dei Comunisti, FGC Fronte della Gioventù Comunista.

Nell’articolo, foto della manifestazione romana che si è tenuta in corteo da Piazza della Repubblica a Piazza Venezia, a seguire alcuni comunicati ufficiali.

COMUNICATI

CUB Confederazione Unitaria di Base

USB Unione Sindacale Di Base – Diretta della giornata.

PRC – Rifondazione Comunista
No al Governo Draghi: bloccare l’aumento delle bollette, eliminare la legge Fornero
Sabato 4 dicembre, Rifondazione Comunista, sarà in piazza per il “No Draghi Day” insieme al sindacalismo di base e conflittuale, contro le politiche antipopolari del governo Draghi e la sua maggioranza di CentroDestraSinistra.
Un governo, quello di Draghi, che ha tra i suoi “meriti” quelli dell’aumento delle disuguaglianze, dell’attacco ai lavoratori, ai settori sociali più deboli, la difesa delle grandi imprese e dei padroni e delle rendite finanziarie. La Legge di Bilancio, su cui in Parlamento fanno finta di accapigliarsi, ignora completamente l’urgenza di una redistribuzione del reddito verso le classi popolari. Salari bloccati, il caro vita completamente ignorato. Nonostante la Pandemia le esigenze della sanità e del trasporto pubblico sono ignorate, la scuola offesa dal mantenimento delle classi pollaio, le strutture fatiscenti e la proposta di aumenti salariali solo a chi si distingue per dedizione al lavoro. Nello stesso tempo come il responsabile di tutti i mali del Paese viene indicato il reddito di cittadinanza, strumento certamente inadeguato, ma unico strumento di azione contro la povertà. Di questo ne parleremo il 10 dicembre all’assemblea pubblica organizzata dal comitato cittadino “ Noi precari del reddito di cittadinanza” che sarà ospitata nel circolo PRC di Primavalle.
Questo governo, che si è autodefinito dei migliori, continua a migliorare le condizioni di vita di chi ha redditi alti. Basti guardare alla proposta di rimodulazione dell’Irpef, che prevede un drenaggio di risorse dai redditi bassi per darle ai benestanti. E’ necessario invece andare in altra direzione, bloccare i profitti che fanno aumentare le bollette, eliminare la precarietà lavorativa, imporre per legge un salario minimo orario di almeno 10 euro per tutti/e, realizzare un fisco equo e progressivo per ridurre le disuguaglianze e colpire le rendite. Mentre Lorsignori con il governo Draghi continuano a decidere tutto in loro favore, spetta alle classi popolari organizzarsi per opporsi e costruire un’alternativa a questo governo dei padroni, dei banchieri, della finanza.
Rifondazione Comunista, oltre la manifestazione del 4, sarà in piazza con i suoi banchetti in tutti i municipi di Roma per consentire ai/alle lavoratori/lavoratrici e cittadini/cittadine di poter firmare le due petizioni popolari: contro l’aumento delle bollette per tutt* tagliando i profitti delle grandi aziende e per eliminare la legge Fornero sulle pensioni a cui si è tornati, consentendo di andare in pensione a 60 anni o con 40 anni di contributi e rivalutare i redditi di chi è già in pensione assicurando pensioni minime di almeno 1000 euro.
Partito della Rifondazione Comunista Roma, Castelli, Litoranea

Potere al Popolo!
DOMANI SAREMO IN PIAZZA NEI PRINCIPALI CAPOLUOGHI ITALIANI PER DIRE NO AL GOVERBO DRAGHI
Anche se vogliono convincerci del contrario, l’opposizione al governo esiste eccome! Ed è fatta delle persone normali, quelle che lavorano o che cercano lavoro, quelle che semplicemente credono che i diritti vengano prima dei profitti. E intanto, il parlamento si appresta a ratificare una legge di bilancio che restringe il reddito di cittadinanza, permette una continua erosione dei salari che non ha precedenti nella storia repubblicana, dimostra disprezzo nei confronti dei ceti popolari che subiscono l’aumento del carovita. Costruiamo l’opposizione. Domani scendiamo tuttə in piazza!

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