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Riportiamo ad una critica politica e di classe anche la questione Green Pass.

Manifesto a Milano.

Due righe al volo rivolte a quei pochi che s’identificano ancora nei concetti e valori della sinistra, scritte dopo aver assistito all’ennesima manifestazione no-green pass/no-vax organizzata da fascisti nella mia trasferta a Milano.

Questa pandemia ha smascherato, più di mille parole e concetti, il fallimento totale del sistema occidentale, basato sulla predazione liberista e privata, dimostrando che nella piramide decisionale la finanza, l’industria e il grande capitale si trovano sulla punta e schiacciano tutto ciò che c’è sotto, senza problema alcuno delle conseguenze genocide.

Noi, che lo denunciamo da tempo, non abbiamo mai avuto i mezzi per arrivare ad una grande massa con la nostra voce, ma direi che questa volta eravamo “in discesa“, dato il momento tanto palese.

Il prodotto che si sta delineando dall’uscita di questa crisi è paradossale: quelli che hanno creato le basi per la distruzione, ne escono più forti, più radicati, più estremizzati di prima.

Questo perché hanno in mano ogni settore dell’economia e dell’informazione? Certo che sì… Innegabile. Ma c’è anche del nostro.
La questione Green Pass è un esempio.

Il Green Pass, è da sciocchi non ammetterlo, apre mille perplessità, sia sull’effettiva efficacia nonché sul buco normativo che si porta appresso (ne parlammo in un articolo). Accodarsi in maniera cieca ad una visione “scientifica ufficiale” che ha scaricato la responsabilità dei vertici sui singoli e scritta dagli stessi che critichiamo e condanniamo su ogni scelta politica, sociale ed economica, non è proprio da furbi…
Perché negli spazi critici in cui noi lasciamo un vuoto, la storia ci insegna che qualcun altro lo andrà ad occupare, ma in maniera criminale e fraudolenta. Ed è accaduto.
Questa prateria lasciata incolta l’ha presa al volo Giorgia Meloni.

Se non mettiamo a posto il tiro immediatamente, riportando ad una critica politica e di classe anche la questione Green Pass, daremo l’occasione a partiti criminali come Fratelli d’Italia di essere percepiti dalla popolazione come “parte di essa e antisistema“, l’opposto in essere di un partito da sempre parte integrante del sistema liberista e contro ogni qualsiasi politica a beneficio delle classi svantaggiate, che sono quelle che domani gli daranno il voto.

Perciò che questo spazio, nel dibattito e nella piazza, sia al più presto rioccupato con spirito critico, riportando la narrazione di questa pandemia sui corretti binari: il fallimento del sistema liberista, di cui anche il Green Pass ne è rappresentante nella sua elaborazione teorica.

Che ci crediate o no, contro questa soluzione del Pass non ci sono solo i no-vax (spinti da ignoranza e smarrimento culturale), ma anche tante persone che la testa ce l’hanno piantata molto bene sulle spalle, ma sono sature per l’ennesima presa per i fondelli che scarica sul singolo le colpe dei vertici.

Se poi l’idea di una Giorgia Meloni Presidente del Consiglio vi piace… Peggio per voi.

Anzi. Per noi.

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