Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha avuto “una lunga e amichevole conversazione” (così riporta l’ANSA) con il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, annunciandogli aiuti sanitari per un ammontare di 100 milioni di dollari.
Sicuramente importanti in questo momento, su cui non rimane che dire grazie.
Riportiamo la notizia come abbiamo riportato quella degli (svariati) aiuti cinesi (LINK).
(AGGIORNAMENTO: il 2 Aprile, l’amministrazione Trump ha annunciato di sospendere gli aiuti previsti per gli alleati data la carenza interna di materiale sanitario, chiedendo aiuto a Russia e Cina. La Cina ha risposto inviando 1000 ventilatori polmonari a New York).
Ma un’osservazione, sorge spontanea…
L’Italia è in grave crisi ormai da oltre un mese e in lockdown dal 9 Marzo.
Al principio, quando si sono palesati tutti i limiti della nostra preparazione e strumentazione, il messaggio d’aiuto da parte del Governo italiano alla comunità internazionale fu lanciato.
La risposta degli USA, tra l’altro in un momento in cui la crisi del Covid-19 non era (sulla carta) esploso nei loro confini, quindi in piena condizione per farlo, fu “non pervenuta“, come quella di tutti i paesi dell’Unione Europea.
Ne abbiamo parlato QUI (link).

Risposero all’appello Cina, Cuba, Venezuela, Russia, Vietnam e, molto lentamente e marginalmente, altri paesi, fino all’Albania di pochi giorni fa, che nonostante le loro risorse hanno inviato un team di medici.
Da sottolineare anche casi gravi di “furto”, o almeno tentato, di aiuti sanitari da parte di paesi membri dell’Unione, come Polonia, Repubblica Ceca e Germania che hanno bloccato, e in alcuni casi utilizzato, respiratori, materiale e mascherine regalate dalla Cina all’Italia, ma transitate nei loro aeroporti.
La notizia ha avuto un rilievo notevole, le reazioni di sconcerto e costernazione verso i nostri “vicini e alleati” è stato (ed è) molto acceso.
Paesi dai limitati mezzi e in embargo commerciale, come Cuba, Venezuela e Vietnam, o considerati ostili dalla narrazione occidentale, come Cina e Russia, hanno teso una mano e continuano a tenderla.
L’alleato storico dell’Italia, dov’era?
Ora, nel momento di massima crisi all’interno degli USA (ricordiamo che sono il paese con il maggior numero di contagiati), in cui si giustificherebbe un accentramento delle proprie risorse all’interno, arriva questo aiuto.
A pensar male: forse hanno osservato che gli aiuti sanitari possono essere pubblicità positiva, e non è conveniente lasciarla tutta ai paesi “canaglia” fuori dal blocco occidentale? Tra l’altro, tutti socialisti o ex?
A pensar bene: forse si sono resi conto che non si vive di sola propaganda, ma anche di fatti, ogni tanto?
Quest’azione ha un sapore simile ad un aneddoto totalmente fuori tema.
Ricordate l’Oscar a Leonardo Di Caprio?
Non arrivava ma. Più lo meritava, più il pubblico lo chiedeva, più l’Academy si ostinava a far finta di nulla, perdendo sempre più credito agli occhi degli appassionati.
Finché tutto divenne troppo sfrontato anche per loro.
Bisognava rimediare, con una pezza.
Sicuramente meritato l’Oscar per The Revenant, ma di certo, non la prova d’attore che più di altre meritava una consacrazione.
Un parallelo con Hollywood che, anche se totalmente estraneo, ci ricorda che in fondo gli Stati Uniti salvano il mondo sinceramente e per gli ideali, solo nei film.
LINK:
Coronavirus, Trump: ‘All’Italia 100 milioni di dollari in aiuti sanitari, oltre ai respiratori
Coronavirus, gli aiuti della comunità cinese all’Italia. “Siamo sulla stessa barca”.
Amici e nemici. Come la percezione è distante dalle azioni.
RAINEWS – Cnn, Usa stop aiuti sanitari a alleati.
Coronavirus, Cnn “Usa stop aiuti sanitari a alleati”/ Poche mascherine e respiratori
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3 pensieri riguardo “Aiuti sanitari dagli USA. Quel gesto al sapore di Hollywood…”