“Una nazione non può non avere un’anima. Coloro che lavorano nella cultura e nell’arte, nelle scienze filosofiche e sociali si assumono l’importante responsabilità di illuminare il pensiero, di edificare i sentimenti e di riscaldare l’anima, assumendosi inoltre la missione di aspirare ed educare le persone, nutrendole con la cultura. Il lavoro culturale e artistico, la filosofia e le scienze sociali svolgono un ruolo importante nel lavoro complessivo del Partito e dello Stato, e hanno una funzione fondamentale nel sostenere e sviluppare il socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era.”
Xi Jinping, Presidente della Repubblica Popolare Cinese.
“Per tutta la vita sono stato avido, avido, avido. Ho afferrato tutto il denaro che potevo. Sono così avido. Ma ora voglio essere avido in favore degli Stati Uniti. Voglio afferrare tutto quel denaro. Sarò avido a favore degli Stati Uniti.”
Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America.
Uno dei grandi danni dell’occidente è stato l’azzerare la sua anima profondamente umanistica, che da sempre ha guidato, positivamente o negativamente, la filosofia, le scienze politiche, le scienze sociali, l’arte, la sociologia. Da qui, pensiero e azioni.
In un sistema neoliberista, quello che non è funzionale alla produzione di utile, di capitale, diviene superfluo…
Da questo imperante ordine, nasce il nostro scellerato sbilanciamento nell’importanza data alle facoltà tecniche, rispetto a quelle umanistiche.
L’ingegneria, formerà un buon ingegnere. L’economia formerà un buon economista (?).
L’arte, la filosofia, la sociologia, le scienze politiche, formeranno un essere umano.
Tutto è necessario. Tutto.
Nulla è “inutile”. Anzi…
Questo, uno dei tanti motivi, perché il capitalismo crea bestie.
Il socialismo, da sempre, anche il peggiore, donne e uomini.
Se guardando il mondo, informandovi su canali differenti, tante cose non vi tornano…
Rileggete in alto.
Una risposta (e già è molto), sta scritta lì.
Le sottili differenze, che spiegano le pieghe della storia.
Marcello
6 pensieri riguardo “Le sottili differenze, che spiegano le pieghe della storia.”