
dal post Facebook:
“La stessa cosa sta succedendo oggi in Italia. Mi sto accorgendo che l’odio razzistico che provavo per la Germania lo sto provando oggi in eguale misura per l’Italia. Ciò significa che non è una questione di razzismo, ma è un fatto politico e sociale. Se per caso oggi dovessimo assistere a una recessione come avvenne nel 1929, e questa recessione portasse con sé un arcaico colpo di mano della destra, l’Italia sarebbe adesso matura per fornire le truppe alle SS.”
Uno dei punti più bassi della destra liberal-liberista, purtroppo percepita e venduta come sinistra, ma che finalmente si libera in maniera totale dell’appellativo storico, politico ed evocativo della parola.
Qualcuno, lo stesso della frase sopra, ci disse che i fascisti di potere si rifaranno un vestito antifascista per presentarsi in pubblico. Quella frase tanto decontestualizzata e mal interpretata, oggi la viviamo in maniera tragica e corretta.
Interventisti, atlantisti, occidentalisti, ipocriti, anti-comunisti fino al midollo, tanto da appoggiare pubblicamente una marionetta arrivata al potere dopo un golpe finanziato da 5 miliardi di dollari americani e armando le peggiori e inenarrabili bande naziste dell’est Europa.
La guerra porta la bandiera democratica e della pace, in un’ondata di censura, maccartismo e razzismo (sì, la russofobia attuale questo è).


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