Si è tenuto Venerdì 27 Settembre lo Sciopero Globale per il Clima, che ha visto oltre un milione di partecipanti in Italia, riversando nelle strade delle maggiori città italiane comuni cittadini, attivisti, ma soprattutto giovani studenti.
Lo scontro mediatico su tale giornata e le relative tematiche è ancora molto acceso, soprattutto intorno alla figura di Greta Thunberg, che desta dubbi sulla sua autenticità. Rimane molto difficile credere che dietro al suo fenomeno non ci sia qualcosa di pianificato e strutturato, questo è ragionevole, ma allo stesso tempo le questioni esposte con risolutezza dalla giovane svedese sono certamente reali e urgenti, spesso con riferimenti diretti alla causa vera del disastro attuale, cioè il sistema neoliberista.
E la centralità della lotta per il pianeta, necessariamente di natura anticapitalista, sembra essere ben compresa dalla maggior parte (non tutti, chiaramente) dei giovani che abbiamo visto manifestare, con slogan e cartelli che attaccano il sistema, il profitto e il capitale.
Perché in fondo, come diceva l’ambientalista e sindacalista Chico Mendes, ucciso da proprietari terrieri in Brasile:
“L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio”.
Per approfondire: È il capitalismo che sta uccidendo la natura, non l’umanità.
A seguire, foto della giornata di Roma e un piccolo video.
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