Prima una campagna elettorale incentrata sul “NO-TAV”; un giorno dopo la vittoria, Chiara Appendino rivela “Un sindaco non può bloccare la TAV”… Da chi grida tanto all’onestà, non sarebbe stato onesto dirlo fin dall’inizio, senza costruirci una campagna elettorale sopra?
Sulle olimpiadi 2024, prima si, poi no, ed ora “se ne discute”.
Sullo Stadio della Roma, prima no alla speculazione, poi “c’è già il SI al progetto da parte degli uffici comunali. Ora non è più competenza comunale ma della Regione”…
Uno degli elementi fondanti del Movimento 5 Stelle, il tenere per “se” solo 2.500 euro come stipendio per i parlamentari, tanto sbandierato in campagna elettorale del 2013, anche se palesemente demagogico e inattuabile; subito dopo l’entrata in parlamento, impegno ritirato e attualmente la media degli stipendi trattenuti è di 10.000 euro…
Punto programmatico fin dagli esordi sono i soli due mandati per le cariche elettive, su cui molti consensi sono stati recepiti. A Maggio si vota per suddetta legge proposta proprio da Cristian Iannuzzi, ex-5stelle, (due soli mandati per la stessa carica e quattro per le cariche istituzionali in generali) e contro il propagandato e il fino a ieri sostenuto, il Movimento vota contro o si astiene, provocando anche malumori interni.
Altro elemento su cui si fonda il Movimento è la sua natura antieuropeista e anti Euro, sostenendone da sempre l’abbandono, con campagne demagogiche e populiste che mirano all’effetto senza far comprendere agli elettori la vera causa (il neoliberismo).
Oggi, anche questo facile “slogan” che da sempre è stato urlato, viene rimangiato proprio sul Blog di Beppe Grillo, dove tanti articoli hanno attaccato e cercato di smontare l’Unione Europea, con questa frase :
“Il Movimento cinque stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla”.
Frase che spiazza per la sua ipocrisia, basti pensare con quale partito è alleato all’interno del Parlamento Europeo, l’Ukip di Nigel Farage, populista e razzista di destra che è riuscito a far uscire la Gran Bretagna dall’Europa con il referendum sulla Brexit, tema su cui il Movimento non si pronuncia apertamente, ma dichiarazioni che arrivano proprio in vista di esso e per mettere in sicurezza la propria posizione, data l’attuale situazione d’istituzionalizzazione del Movimento.
Ipocrita anche l’affermazione di questa frase:
“L’Italia è uno dei paesi fondatori dell’Ue ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L’unico modo per cambiare questa ‘unione’ è il costante impegno istituzionale, per questo il M5S si sta battendo per trasformare l’Ue dall’interno”.
Il Movimento 5 Stelle, non ha mai sostenuto queste tesi, populisticamente ha sempre propagandato un’uscita, spesso generalizzando e mischiando UE e Euro (due cose ben diverse); invece, quelle della frase qui proposta, sono le tesi di Syriza e del Partito della Sinistra Europea.
Lo scorso anno, nella concitata fase delle trattative e del referendum greco sul “NO” al memorandum, proprio Grillo, cavalcando l’onda, propagandava il “No” dicendo “Contro la politica e l’Euro”, facendo passare quel voto in Grecia come una scelta d’uscita dall’Europa, gettando confusione nelle persone.
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Queste dichiarazioni arrivano in un momento particolare, quello della seconda fase del Movimento, arrivato al corso governativo e istituzionale; storicamente, un Movimento si esaurisce nel momento in cui si istituzionalizza, divenendo partito a tutti gli effetti, anche se, le condizioni di coesione sotto una visione e un progetto comune, ancora non si è visto, rimanendo legato alla prima fase del “prendere” consensi a sinistra e destra.
Parole che servono per “rassicurare” i settori di potere, soprattutto economici, che comunque il Movimento i limiti e i paletti prefissati, non li oltrepasserà… Confermandosi Movimento di sistema, utile a canalizzare e neutralizzare il dissenso.
A prova di questo, ci sono tutte le promesse, parole e frasi dette in precedenza, anche fondative del Movimento che, all’effettivo, non sono mai state rispettate….
Colasanti Marcello
Un pensiero riguardo “La continua ipocrisia del M5S: com’è distante la propaganda dalla realtà…”