
La Prima Ministra britannica Liz Truss si è dimessa dal suo incarico dopo un solo mese e mezzo.
Alla sua nomina commentammo che un nuovo pericoloso alfiere dell’escalation bellica era stata messa ai vertici di un paese europeo.
Due episodi ci indicavano tale conclusione, uno recente ed eluso, l’altro dello scorso anno e che in molti hanno distrattamente dimenticato o non considerato nella sua gravità.
LA “MINACCIA” NUCLEARE DI PUTIN
A poche settimane dalla sua nomina, circa un mese fa, con grande clamore venne dato un enorme risalto alla “minaccia nucleare” lanciata dal Presidente Putin contro l’occidente, rimpallata in maniera frenetica da tutti i media senza citare mai la parte del discorso del Presidente russo che, leggendola nel dettaglio, possiamo notare si tratti di una risposta ad un’affermazione precedente nei confronti di un “rappresentante principale di uno stato della NATO”, piuttosto che una sua affermazione o minaccia, citando la parte del discorso:
“Hanno messo in gioco anche il ricatto nucleare.
Non si tratta solo del bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya, incoraggiato dall’Occidente, che minaccia una catastrofe nucleare, ma anche delle dichiarazioni di alcuni alti rappresentanti dei principali stati della NATO sulla possibilità e l’ammissibilità di usare armi di distruzione di massa contro la Russia, armi nucleari!
Voglio ricordarvi che anche il nostro paese dispone di vari mezzi di distruzione, e in alcune componenti, superano persino quelli che hanno i paesi della NATO. E se l’integrità territoriale del nostro Paese sarà minacciata, useremo sicuramente tutti i mezzi a nostra disposizione per proteggere il nostro popolo. Sottolineo: tutti. Non è un bluff. I cittadini russi devono sapere che proteggeremo l’integrità territoriale del nostro paese.”

A chi sta rispondendo Vladimir Putin?
Il 23 Agosto durante un evento elettorale, a pochi giorni dalla sua imminente e probabile nomina a Prima Ministra, alla domanda del giornalista John Pienaar se sarebbe stata pronta a dare l’ordine di scatenare le armi nucleari, la risposta senza mezzi termini di Liz Truss fu «Penso che sia un dovere importante del Primo Ministro e sono pronta a farlo» ribadendo, dopo un applauso del pubblico, «sono pronta a farlo».
Il 6 Settembre verrà nominata premier: nessun capo di governo si era spinto così in avanti e in maniera palese con la minaccia nucleare.

I vari fact checker occidentali pubblicarono articoli di smentita alla notizia, creando a loro volta una fake news (sullo stile di Open di Mentana, che decide in maniera arbitraria cosa è vero o falso su Facebook): purtroppo per loro, il video in cui la futura Ministra espone le sue convinzioni è visibile e pubblico.
UNA PASSEGGIATA SUL CONFINE RUSSO. IN CARRO ARMATO.

Lo scorso anno dedicammo un articolo ad un episodio grave di provocazione nei confronti della Russia che non suscitò molta attenzione nei media occidentali.
In veste di Ministra degli Esteri britannica, Liz Truss fece un giro in carro armato sul confine estone, a ridosso con la Russia, affermando che la NATO non stava provocando la Russia.
Dall’articolo:
“Immaginate se il Ministro degli Esteri russo girovagasse sorridente sul confine messicano, proprio in faccia agli Stati Uniti, sopra un carro armato. Quanto tempo passerebbe da questo gesto all’attacco militare statunitense?
Il singolare episodio è accaduto, ma a blocchi invertiti.
La Ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha fatto un giro di carro armato in Estonia, a ridosso con la Russia, oggi parte integrante della NATO. Contemporaneamente ha accusato i russi di atti dolosi, detto dall’alto del carro armato.
Durante il viaggio, Truss ha incontrato un contingente di truppe britanniche dislocato nei paesi baltici. Attualmente, circa 800 soldati britannici si trovano in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Secondo gli accordi di non proliferazione militare, la NATO non avrebbe dovuto spingersi oltre gli ex paesi del blocco orientale; oggi sappiamo che, salvo la Bielorussia, all’effettivo la sua ingerenza è in tutti i paesi confinanti con la Russia, minacciando costantemente la sicurezza nazionale russa con l’installazione di missili balistici lungo tutto il confine.”
All’interno dell’articolo, un approfondimento sull’espansione progressiva della NATO verso i confini russi e gli articoli sull’episodio del The Times e Sputnik News (oggi censurato in occidente).
L’episodio dello scorso anno, un richiamo nemmeno troppo velato al gesto del 1986 di Margaret Thatcher sul confine dell’allora Germania divisa, non ha portato all’investitura di una nuova Lady di ferro, che a differenza degli 11 anni di governo della fautrice della poll tax, sono bastati 45 giorni per una nuova crisi governativa all’interno del Regno Unito e le conseguenti dimissioni di Liz Truss.
Il prossimo ministro guiderà ancora il paese britannico sulla strada dell’atlantismo e del bellicismo, non ci illudiamo del contrario. Confidiamo almeno nel buon gusto.


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