Il 14 Dicembre 2018, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, si è tenuto l’incontro dal tema “BRASILE/ITALIA/EUROPA – RESISTENZE, DIRITTI, DEMOCRAZIA“. Ospite d’eccezione Manuela d’Ávila, parlamentare brasiliana e candidata come vice-presidente del Brasile alle ultime elezioni con il Partito dei Lavoratori, nonché militante e membro del Partito Comunista del Brasile.
Si è discusso e analizzato il recente voto alle presidenziali del Brasile, che hanno decretato la vittoria del leader del Partito Social-liberale Jais Bolsonaro. L’elezione è avvenuta dopo il golpe legale-giudiziario ai danni della Presidente Dilma Rousseff e all’ex Presidente Luiz Inácio Lula da Silva, personaggio molto amato dal popolo brasiliano e dato favorito nella maggior parte dei sondaggi per la rielezione, ma estromesso dalle votazioni e posto in detenzione con un processo privo di prove determinanti (attualmente il giudice Sérgio Moro, autore della condanna, è stato nominato Ministro della Giustizia da Bolsonaro).
Di questo, ha ampiamente parlato Gislaine Marins, del comitato Lula Livre.

La campagna elettorale di Bolsonaro ha avuto ampio risalto anche sulla stampa nazionale, date le sue esternazione a favore della tortura, della pena di morte, contro gli omosessuali, le minoranze, l’abbandono delle politiche di tutela ambientale, l’esaltazione della dittatura militare; ma ad altri aspetti è stata riservata meno attenzione nell’inquadrare la vittoria del neo-Presidente, e proprio su questo punto si focalizza l’intervento della parlamentare d’Avila, come il massiccio ricorso alle fake-news, l’attacco ai professori e agli insegnanti, il sostegno ricevuto dalle chiese evangeliche e neopentecostali e, ancor più importante, la connotazione fortemente liberista e filo-statunitense del soggetto Bolsonaro.
L’esperienza del “Socialismo del XXI secolo” degli anni 2000, portò in America latina una forte spinta progressista e riformista, rendendo possibile un graduale svincolo di queste nazioni dalle politiche neocoloniali attuate dalle grandi multinazionali statunitensi; attualmente nel continente è in corso un vero e proprio “Piano Condor”, che con metodi golpisti, militari o giudiziari, hanno gettato una ventata reazionaria che sta gradualmente riportando sotto il controllo statunitense le risorse del Sud America.
Non possiamo non valutare quel che sta accadendo in Brasile e nel continente intero, senza mettere in relazione questo rapporto di forza della politica neocoloniale e liberista americana, considerando il ruolo guida per il Sud America del Brasile nel BRICS, la struttura finanziaria e commerciale alternativa al Fondo Monetario Internazionale, dove figurano Russia e Cina, principali competitor degli USA.
Nello stesso identico frame va inquadrata l’attuale crisi venezuelana.

La ventata reazionaria non investe il solo continente sudamericano, la medesima situazione tocca tutti i paesi del blocco occidentale a democrazia liberale, dove i populismi di estrema destra, con metodiche molto simili a quelle di Bolsonaro, hanno guadagnato ruoli governativi o grandi consensi.
L’Italia è uno di questi paesi, con il chiaro parallelismo al governo Lega-5Stelle e al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, uno dei primissimi a complimentarsi con il neopresidente Bolsonaro e relativo scambio di apprezzamenti.
A commentare da parte europea e italiana, la eurodeputata della Sinistra Europea (GUE/NGL) Eleonora Forenza e il segretario del PRC Maurizio Acerbo.
Le similitudini dei vari paesi investiti dal populismo di destra impongono non solo la comprensione e la ricerca di soluzioni interne al paese in esame, ma una visione più ampia che analizzi le motivazioni di tali analogie. Cooperazione non solo doverosa sul piano solidale, ma utile e necessaria per condivise soluzioni e prevenzioni.
Che il problema vada affrontato in chiave non singolare, è dato anche dall’organizzazione di una nuova Internazionale Fascista promossa, tra gli altri, proprio da uno dei tre figli di Bolsonaro, tutti politici di professione.
Colasanti Marcello
A seguire, tutti gli interventi dell’incontro:
LOCANDINA DELL’INCONTRO:
BRASILE/ITALIA/EUROPA
RESISTENZE, DIRITTI, DEMOCRAZIA
Dopo essersi sbarazzato di Lula con la prigione, il golpismo è riuscito ad eleggere alla Presidenza del Brasile il fascista Bolsonaro. Incontriamo Manuela D’Ávila, già candidata a Vice-Presidente del Brasile, per valutarne l’impatto mondiale, per capire come organizzare la resistenza in entrambi i continenti, per difendere diritti e democrazia, in un programma comune di solidarietà internazionalista.
Manuela D’Ávila, Parlamentare brasiliana, già candidata Vice-Presidente del Brasile
Luigi Ferrajoli, professore emerito di Filosofia del diritto, Università Roma Tre
Gislaine Marins, Comitato Lula Livre
Eleonora Forenza, Parlamentare Europea, GUE/NGL
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC/Sinistra Europea
Modera Marco Consolo, Resp. Area Esteri PRC/Sinistra Europea
Promuovono:
Gruppo Parlamentare Parlamento Europeo GUE/NGL
Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Italiano Lula Livre
Casa Internazionale delle Donne
Aderiscono: • Amig@s del MST-Italia • Ass. Donne Brasiliane in Italia • Ass. Giuristi Democratici • Ass. Italia-Cuba • Ass. Italia-Nicaragua • Ass. La Villetta per Cuba • Comitato Italia-Venezuela bolivariana • Cobas• Fronte per la Democrazia in Brasile • Grupo Argentinos en Italia por la Memoria, la Verdad y la Justicia • L’Altra Europa con Tsipras • MIGRANTES POR LA “REVOLUCION CIUDADANA” (Roma) • Partito Umanista (Roma)• PCI • Sinistra Italiana • Transform! Italia
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