Articoli del 2020 · Poche righe · Politica · Storia

“Morto un Pansa se ne fa un altro…”

Da anni un’ondata di notizie errate sul fascismo si diffonde in maniera virale su internet. Tale processo segue una ben chiara finalità revisionista nei confronti del periodo del regime, introducendo falsi “traguardi” nello sviluppo dei diritti sociali. Ognuna di queste è facilmente contestabile con una semplice ricerca storica supportata da date e documenti, ma nonostante questo, la loro diffusione rimane sempre incontrollata, come la sua presa sui lettori.
Com’è possibile questo?
Il fenomeno non è circoscritto alla semplice condivisione di tali inesattezze su internet da parte di groppuscoli nostalgici, ma anche e soprattutto dall’informazione mainstream.

E’ di qualche settimana fa la pubblicazione, con conseguenti parole di presentazione, del libro “Perché l’Italia amò Mussolini”, in cui l’autore Bruno Vespa raccoglie le più ripetute inesattezze dandole per fatti certi, sostenendo e avvalorando ciò che la storia e i documenti hanno già contrassegnato come falso.
Questo da parte di un giornalista del servizio pubblico, in un libro edito da Rai Libri e dalla berlusconiana Mondadori.
E’ tra gli atti più gravi contro la storia, l’informazione e l’onestà intellettuale degli ultimi anni, uno dei tanti del giornalista Bruno Vespa (lo stesso che mise la foto dell’esecuzione di uno slavo da parte di fascisti, dicendo che erano partigiani che uccidevano un italiano, senza essere sospeso dal servizio pubblico o un richiamo dall’ordine dei giornalisti).

Cinque anni fa pubblicammo un articolo che smentiva una delle più famose falsità attribuite al fascismo e a Mussolini, quella sulla tredicesima mensilità, introducendo anche il quadro storico dell’epoca, italiano e internazionale, mai citato da nessuno. Lo ricondividiamo ogni anno nel periodo del pagamento delle tredicesime, quest’anno anticipiamo, dato il clima di forte revisionismo storico.

Aggiungiamo, che da questo articolo furono copiati e scritti tutti i successivi sul tema della tredicesima, come la stessa pagina Wikipedia, dato che precedentemente nessun articolo toccava in profondità la questione.

L’ARTICOLO: Tredicesima mensilità: chi dobbiamo veramente ringraziare?

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