
Il 27 Novembre 1998 debutta sul mercato giapponese la prima console a 128 bit, il SEGA Dreamcast.
La console univa una potenza di calcolo inimmaginabile per l’epoca, insieme a soluzioni tecniche hardware e software pionieristiche che faranno scuola per tutte le console future, come il complesso anti-aliasing dell’intera scena, correzioni prospettiche delle texture, creazione di ombre e luci su grandezza volumetrica e il famoso Hidden Surface Removal (H.S.R.), che permetteva la creazione dei soli poligoni visibili a schermo.
Il Dreamcast vantava feature originali, alcune adottate per la prima volta nella storia del videogame, fra le tante: la connessione internet, il gioco online, sistema operativo Windows CE, la Visual Memory Unit (VMU) (memory card che inserita nel controller funge da schermo LCD e da sola come piccola console portatile), connessione Ethernet, Web Cam, Web TV dedicata e una miriade di periferiche, dalla più comune tastiera alla canna da pesca e maracas.
La stessa, disponeva di uno dei parchi titoli qualitativamente più elevati di sempre, con videogiochi che ancora oggi sono oggetto di culto e ispirazione, come Sonic Adventure, Jet Set Radio, Crazy Taxi, Phantasy Star Online, Space Channel 5, Skies of Arcadia, Ferrari F355 Challenge, Soul Calibur, Virtua Tennis, Ikaruga, fino ai due grandi capolavori assoluti: Rez, videogame sinestetico di Tetsuya Mizuguchi che eleva a vera e propria opera d’arte il videogame unendo, ad un potente stile visivo e visionario, la musica e le vibrazioni; Shenmue, il videogame dei videogame del grande game designer Yu Suzuki, che con una trama poetica, una colonna sonora d’altissimo livello, s’imporrà come modello ed esempio per il genere esplorativo e “free roaming” (al momento della sua uscita, non era possibile collocare Shenmue in un genere, venne appositamente coniato il termine FREE “full reactive eyes entertainment”).

Per tutte queste motivazioni, il Dreamcast vanta tutt’ora una comunità attivissima di fan e di sviluppatori che continuano a produrre videogame per questa console rendendola, dopo venti anni, più viva che mai.
Perciò… Tanti auguri Dreamcast, per questi primi 20 anni, fatti d’insuccesso commerciale, ma di enorme successo storico e tra i fan.
Marcello Colasanti
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