Sulle coste della Crimea si sta consumando una crisi estremamente delicata, dovuta al sequestro da parte russa di 3 imbarcazioni della Marina Ucraina.
L’Ucraina è il campo dove maggiormente la contrapposizione NATO e Russia si sta scontrando, purtroppo non solo in termini diplomatici; nelle zone ad est, nel Donbass, da 4 anni imperversa la guerra civile.
Inoltre, la penisola della Crimea, zona storicamente e culturalmente russa ma politicamente parte dell’Ucraina, dopo il golpe filo-nazista nato dalla cosiddetta “Rivoluzione di Maidan” supportato da UE e NATO, ha formalizzato tramite referendum popolare la propria annessione alla Federazione Russa.
Su queste premesse, unite alle prossime elezioni in cui il presidente Poroshenko è dato in forte svantaggio, vanno inquadrate le scelte da parte ucraina di alzare la tensione e mantenere alta l’attenzione occidentale nella zona.
Un articolo dettagliato dal sito di “Ottobre”, ci spiega in maniera più precisa le azioni e motivazioni di entrambe le parti chiamate in causa.
Ucraina: l’incidente di Kerch e la crisi di Poroshenko

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