È di poche ore fa la notizia della devastazione procurata dai fascisti di “Militia” al monumento posto sul luogo dove fu assassinato all’idroscalo di Ostia, continuando, senza mai interromperla, quella persecuzione che i fascisti adempirono nei confronti del poeta e sostenuta anche dalle forze di polizia e politiche.

Quanto alle offese, dimostrano ancora, come non mai, il livello di conoscenza storica e culturale di quella parte di popolazione, che nella bassezza dell’uomo medio odierno, si definisce fascista.
Con parole pasoliniane:
“Lei non ha capito niente perché è un uomo medio, ma lei non sa cos’è un uomo medio: è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista.”
“L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.”
Non possiamo, ancora una volta, non confermare la visione, dati i recenti fatti, di Pasolini su questo paese:
A questo punto, se viviamo in quei fatidici “cinquant’anni avanti”, guardandoci intorno, Pasolini era “cent’anni avanti…”
Parole che, mi auguro con tutto me stesso, in quel futuro non siano riproposte modificate solo nei numeri, commentando gli episodi a venire ….
“Pasolini, era 150 anni avanti…”
2 pensieri riguardo “L’atto vandalico al monumento di Pasolini. Il continuo vilipendio fascista ai danni di un poeta.”