
Fausto Delle Chiaie è l’artista che da oltre trent’anni espone le sue opere, estemporanee e geniali, in Piazza Augusto Imperatore. Fisso, nello stesso luogo, divenendo parte integrante e distintivo della Piazza.
Qualche giorno fa è andato in onda un servizio sulla sua condizione, più che sulla sua arte. Certo, qualsiasi cosa possa portare un contributo per aiutare Fausto, ben venga… ma l’effetto “scimmietta in gabbia” a cui va elargita una nocciolina, era piuttosto forte, nonché di cattivo gusto.

La condizione di Fausto è specchio della nostra visione liberista sulla cultura, sull’arte e sugli artisti: qualcosa e qualcuno di “non utile” ed “emarginabile” in vita, fin quando la morte non lo renderà utile e ben accetto per il mercato.
Fausto, in quanto persona e anziano, dovrebbe aver garantita un’esistenza dignitosa a prescindere. Senza firme e legge Bacchelli…
A dispetto della narrazione tossica che aleggia intorno all’artista “maledetto e turbato“:
L’esistenza serena coltiva le migliori arti e mestieri.
L’indigenza, no…
PS: per evitare malintesi, naturalmente ho firmato per l’attivazione della Legge Bacchelli in favore di Fausto. Nell’immediato, è la soluzione più veloce per il suo caso. Invito tutti a farlo, ma che non sia limitato al semplice gesto di una singola firma a favore di una singola persona; che la sensibilità a tali tematiche sia rivolta verso tutti e contro un sistema che rende possibile questo.
FIRMA QUI: Legge Bacchelli per l’artista Fausto Delle Chiaie
Per la puntata di “Che ci faccio qui“: Che ci faccio qui – S2021 – Io sono qui rai 3- Video – RaiPlay

Foto: ©Colasanti Marcello
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