Una piccola osservazione molto poco giornalistica.
Parole che vanno non agli “indifferenti” della questione (per loro ce ne sono ben altre, che trovate in altri articoli), ma a quelli che hanno provato (giustamente) indignazione per la vicenda di Riace.
L’arresto di Domenico (Mimmo) Lucano, è senza dubbio di matrice politica, dato che per altre questioni molto più dannose e pericolose per il Paese, tutta questa diligenza non c’è stata, ritrovandoci oggi con partiti e associazioni che non dovrebbero nemmeno esistere e persone indegne a piede libero. Il modello Riace è una visione di società e collettività (non di accoglienza) che, sotto gli occhi di tutti, ha funzionato, funziona (bene) e può funzionare ovunque senza l’apporto di interessi e mafie. Ergo, va soppressa…
Questo è il riassunto della vicenda, senza dilungarsi.
Detto ciò, la nenia che in molti stanno ribadendo dell’“Arrestateci tutti” in segno di solidarietà a Lucano, è veramente inutile e controproducente.
Se fosse possibile per quelli che hanno creato il pantano reazionario in cui siamo, cioè la classe dominante, i neoliberisti, i fascisti, il potere, la casta, i poteri forti (chiamateli come più vi aggrada o come il vostro livello di comprendonio possa assimilare il concetto) CI ARRESTEREBBERO (con sommo gaudio) TUTTI…
E già lo fanno… di persone in carcere per motivi di matrice politica e di dissenso, ce ne sono a migliaia, con pene che fanno rabbrividire. Gente che per la partecipazione ad una manifestazione sta dentro per 10-15 anni, veri…
E con fuori persone, invece, che sulle spalle portano con se reati di stragismo, attentati, disastro ecologico, distruzione finanziaria (di altre persone, chiaro), e questi, naturalmente, fanno parte della parte che arresta…
Perciò, se proprio dobbiamo coniare uno slogan è: “ARRESTIAMO LORO…”
E come? Se il “potere”, la “legge”, “l’ordine”, “l’economia” (che è sempre sopra la politica, ricordate…) sono LORO?
Cari mie, storicamente, vale la massima “mai, senza lotta, si potrà avere la libertà”, quindi, che il lamento non sia “l’indignazione” da casa. Ci facciamo ben poco.
Ormai è, di nuovo, tempo di militanza… (e non si intende nulla di sovversivo, ma semplicemente di PARTECIPAZIONE E COSCIENZA DEGLI EVENTI).
Ogni storico passo avanti che si è fatto nel passato e pagato col sangue, se viene perso, quel prezzo andrà ripagato…
Se si lascia promulgare una legge iniqua, la sua abrogazione passerà sempre per la rivolta…
Se si lascia salire al potere la peggior reazione (ormai possiamo tranquillamente affermare di stampo medioevale), la strada sarà solo l’ammutinamento…
Queste misure drastiche si evitano agendo e partecipando per tempo.
Quel Sindaco l’ha fatto.
Vedete un po’ cosa potete fare pure voi…
Marcello
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