Ho sempre ammirato Vauro per la sua satira intelligente, spesso forte, ma potentemente d’effetto.
La satira non è comicità, può far ridere e tanto meglio, ma il suo obiettivo principale è il condurre alla riflessione.
La vignetta sulla morte di Gianroberto Casaleggio, che dir si voglia, conduce a riflessione.
Se proprio una critica dobbiamo farla, forse si può rivolgerla alla tempistica, vicinissima al decesso. Ma se parliamo di offesa, probabilmente l’immagine è stata fraintesa, nonostante sia abbastanza chiara.
Se c’è un offeso, è Grillo, non Casaleggio.
Casaleggio, ideatore e coordinatore del Movimento 5 Stelle, veicola la marionetta Grillo.
Si può essere più o meno d’accordo con il messaggio… ma è satira, e di certo non offensiva nei riguardi del deceduto. Conoscendo Vauro, tramite le sue tantissime vignette, un’offesa nei riguardi di una persona appena deceduta, Casaleggio o chiunque altro, non l’avrebbe neppure concepita, e se proprio… non l’avrebbe mai disegnata.
Sul concetto espresso dalla stessa, è incontrovertibile il potere che esercitava il fondatore sul Movimento, con un organo direttivo che coincideva con quello di un’azienda privata, la Casaleggio Associati SRL, con senatori e deputati della Repubblica democraticamente eletti sotto il Movimento 5 Stelle, che hanno dovuto sottoscrivere un contratto che li obbliga a far approvare qualunque atto amministrativo allo staff della società…
Non entro oltre il merito della questione, aggiungerò su questo un dettagliato articolo, ma per onor di cronaca, aggiungo una citazione di Enrico Sassoon, ex socio della Casaleggio Associati:
«La parte ideologicamente più preparata mi sembra sia quella di Casaleggio, Grillo è un megafono che ripropone delle elaborazioni che non necessariamente gli appartengono».
Ciò che, di nuovo, viene confermato da questa vicenda, è l’incomunicabilità e la violenza che l’elettorato del Movimento 5 Stelle possiede.
Immediatamente è partita una gogna informatica sui social network, dalle più banali offese, alle minacce di morte.
Nulla di nuovo, sia su Facebook che sullo stesso blog di Beppe Grillo (che ogni volta che visitate, come per il sito del Movimento, genera guadagno alla Casaleggio Associati…) i simpatizzanti e militanti del M5S ci hanno abituato a questo, a una violenza immediata, molto spesso cieca, non ragionata (come in questo caso), che non ammette posizione diversa, perchè loro per primi sono “i diversi”, mentre tu, stupido e che deve “svegliarsi”…
Comportamento, molto semplicemente, fascista… ma guai a dire questa parola, nonostante tutto riporti alla mente sia le metodiche che le argomentazioni di quella parte politica…
Vauro ha toccato questo “nervo” scoperto all’interno del Movimento 5 Stelle, con una vignetta che, opportuna o meno, è sottile, geniale e riflessiva…
Colasanti Marcello
PS: a breve un articolo dettagliato sul Movimento 5 Stelle e la figura di Gianroberto Casaleggio.
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Un pensiero riguardo “La vignetta di Vauro sulla morte di Casaleggio: una riflessione e solidarietà al disegnatore.”