Siamo nell’Aprile del 1944 a Roma, sotto l’occupazione nazista; la situazione della capitale italiana è al massimo della tensione e dello stremo.
Il comando tedesco, che dal 12 Settembre del 1943 (pochi giorni dopo l’Armistizio di Cassibile) ha il controllo effettivo della “città aperta” di Roma, mantiene l’occupazione con estrema durezza e repressione, con continui rastellamenti, deportazioni, eccidi, torture e soprusi, aiutato e supportatio dalle bande di repressione italiane, vere e proprie formazioni criminali autorizzate, in cui affluirono gli uomini più compromessi con l’ormai decaduto regime fascista, assassini e criminali comuni; a Roma, tristemente note la Guardia Armata di Palazzo Braschi e la Banda Koch.
Il Rastellamento del Ghetto di Roma è già avvenuto ad Ottobre, l’Eccidio delle Fosse Ardeatine poche settimane prima.
Anche l’entusiasmo riacceso a Gennaio dalla notizia di uno sbarco Alleato ad Anzio e Nettuno, che lasciava presagire una liberazione…
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